NEL “CAROLEO” DOPPIO SUCCESSO DELLA NUOVA CASALE
“E’ stata la vittoria del gruppo – ha detto al termine il presidente della Nuova Casale, Lorenzo Tiengo – ed il mio personale grazie va a tutti, dai giocatori allo staff tecnico fino ad arrivare al nostro pubblico che ci ha seguiti a Beinasco. Soprattutto nel maschile si è trattato di un successo sofferto e voluto fino all’ultimo quindici, arrivato al termine del doppio decisivo. Sono fiero e orgoglioso di ogni componente del gruppo”. Al terzo successo con altrettante maglie, il torinese Alberto Bagarello: “Una bella prestazione di squadra – ha affermato con il sorriso sulle labbra – come fatto nel corso dell’intero campionato”.
Nel maschile primo singolare andato al giocatore Giorgio De Rossi, classe 1998 del Tennis Verbania, ai danni di Lorenzo Cannella, per 6-4 6-1. Nel secondo è arrivato il pareggio al termine del confronto vinto da Alberto Bagarello su Sada per 6-1 6-3. Bravo il torinese a rintuzzare il tentativo di rientro del rivale nel secondo set. Nel doppio decisivo affermazione di Bagarello / Cannella per 6-4 6-4 sul tandem verbano, capitanato da Giorgio Clavico: “Per noi in ogni caso una grande soddisfazione aver colto il secondo posto alla prima partecipazione nel Caroleo”.
In campo femminile affermazione per 2-0 della casalesi Gennaro ed Ottone sulle rivolesi del Green Park Madiai e Conti. Due agili set per la Gennaro (6-2 6-1), tre frazioni invece per archiviare il successo della Ottone sulla Conti. Ottone sugli scudi nel terzo set (6-2) dopo la spartizione equa nelle prime due frazioni (6-1 Ottone e 6-1 Conti).
“Un bel ricordo nel nome di mio padre – ha affermato Alessandro Caroleo in premiazione – e come sempre un ottimo livello tecnico del torneo”.
Giorgio Clavico, consigliere Fit Piemonte: “Un torneo nobilitato dalle finali, di buonissimo livello e dalla partecipazione di 68 formazioni complessive. La rassegna continua a rappresentare un punto di riferimento nel panorama del tennis regionale”. Presente anche il consigliere nazionale FIT Pierangelo Frigerio.
di Roberto Bertellino