MURRAY E LOPEZ, CAMPIONI SENZA TEMPO
Una celebrazione sportiva comune non poteva che arrivare dal doppio. Domenica 23 giugno è giunta sul centrale del Queen’s e ha avuto quali protagonisti un beniamino di casa, lo scozzese Andy Murray, unico britannico dell’era moderna ad aver alzato il trofeo di Wimbledon in singolare, e lo spagnolo Feliciano Lopez, mai così “british” e quest’anno al Queen’s campione prima in singolare poi in doppio, a fianco dell’amico Andy con il quale aveva costituito un inedito tandem a inizio torneo, poi rivelatosi formidabile. A gennaio Murray, quasi piangendo, annunciava di fatto la sua fine agonistica, con all’orizzonte una nuova operazione all’anca. L’iberico, per raggiunti limiti d’età (37 anni e 9 mesi) dirà addio (salvo ripensamenti visti gli ultimi risultati) al tennis giocato.
Contro Salisbury, londinese classe 1992 e Ram, i due si sono imposti 7-6 5-7 10-5 giocando il match come se fosse l’ultimo delle rispettive carriere o quasi. Un bel segnale di attaccamento allo sport che va in archivio con la soddisfazione di tutti gli appassionati.
di redazione