ELISABETTA COCCIARETTO: “A TORINO E AL NORD TENNIS MI SENTO A CASA”
Classe 2001, marchigiana cresciuta al TC Porto San Giorgio e ora impegnata negli allenamenti al Centro Tecnico di Tirrenia, Elisabetta Cocciaretto si è in un certo ricongiunta questa settimana con la sua ancora giovanissima storia sui campi del Nord Tennis Torino: “Sono passati quattro anni da quando vinsi nello stesso scenario, con le mie compagne, la fase di qualificazione della Summer Cup under 14 – ricorda – e mi sembra ieri. Mi sono sentita subito a casa ed è un qualcosa di piacevole”. Il volto le si colora di un sorriso contagioso anche quando racconta della vittoria centrata in primo turno di tabellone principale contro la prima testa di serie, la svizzera Conny Perrin, numero 153 Wta: “Un match che ho ben interpretato, aggredendola e prendendole il tempo, caratteristiche del mio tennis. Nel primo set ho avuto maggiori difficoltà, nel secondo sono riuscita a comandare maggiormente le operazioni”. La chiusura è arrivata sul 6-4 6-1. Felice ma consapevole del percorso che deve ancora fare, anche sotto il profilo tecnico: “Devo trovare maggior continuità ma quest’anno, dopo la decisione di lasciare il circuito juniores per prendere la strada del professionismo, non ho fatto molti tornei, anche perché ero impegnata con gli studi della maturità linguistica, conclusi con buon esito. Il mio futuro è il tennis, ovviamente, ma voglio proseguire il percorso scolastico, anche se non subito, sempre in ambito linguistico”. I colpi non le mancano, quale il migliore?: “Fin da piccola il rovescio bimane, naturale. Con il diritto devo progredire ma ne sono consapevole. Dopo Torino trascorrerò un periodo di allenamento a Tirrenia e poi pianificheremo i prossimi tornei”. Tennis nel DNA: “Ho iniziato da piccola, a 5 anni, e mi è subito piaciuto. Lo giocavano a livello amatoriale i miei genitori. Poi sono arrivati i vari step di crescita ed ora eccomi nei tornei internazionali del circuito”. Battere una top 200 cosa vuol dire?: “Prima mi facevo molti problemi quando dovevo affrontare una tennista di grossa caratura, ora non ci penso e mi concentro invece su me stessa e sulla massima espressione del mio gioco. Aver fatto due incontri di qualificazione mi ha aiutata a Torino”. Dove vuole arrivare Elisabetta Cocciaretto nel 2019?: “Progredire senza pormi obiettivi di classifica. Sarà una logica conseguenza dei risultati ottenuti”. Idoli o icone da seguire?: “A livello maschile Federer. In campo femminile da piccola ammiravo molto Caroline Wozniacki, così come tutte le italiane. Quando ho conosciuto Sara Errani personalmente non ho potuto ammirarne la determinazione, l’umiltà e la grandezza anche come persona. Un vero esempio da seguire”. Tempo libero?: “Poco, anche se mi piacciono le amicizie, lo shopping, gli svaghi di una ragazza della mia età”. In campo invece poco spazio per le improvvisazioni e tanta sostanza. Il suo percorso torinese è iniziato in grande stile.
di Roberto Bertellino