THIEM E IL SOGNO DI BAMBINO REALIZZATO A VIENNA
In conferenza stampa con tanto di Coppa e fresco del successo davanti al suo pubblico, il quinto di stagione. Così Dominic Thiem, al termine della cavalcata vincente contro Diego Schwartzman: “Non avrei mai immaginato di vincere così, è quasi surreale. Si realizza così un sogno che avevo fin da quando ero piccolo. Da 20 anni sono in questa Stadthalle; prima da spettatore, poi a 17 anni quando per la prima volta ho giocato nelle qualificazioni, contro Muster nel 2011 e contro Tsonga nel 2013”. Rivolto ai suoi tifosi, subito dopo la fine della partita: “ È meraviglioso vincere in casa con un pubblico così caloroso che mi ha dato tanta carica. Ogni giorno di questa settimana è stato fantastico. Voi siete riusciti a rendere tutto questo periodo un’esperienza indimenticabile e vi ringrazio tanto. Ogni volta è molto emozionante vincere tra le mura amiche perché con me ci sono sempre più persone molto importanti, che mi accompagnano. Peccato però che abbia vinto contro un caro amico”.
Il ventiseienne è il terzo austriaco che capace di vincere a Vienna. Prima di lui erano riusciti nell’impresa Horst Skoff nel 1988 e Jürgen Melzer nel 2009 e nel 2010.
Che Thiem si trovi ad offrire tali prestazioni è il risultato di un lungo e duro lavoro durato molti anni. Il suo primo trainer è stato Günther Bresnik, uno dei migliori allenatori al mondo, che l’ ha seguito per tante stagioni. Poi si sono succeduti Nicolas Massu (attuale) e suo padre Wolfgang Thiem.
Il 3 di agosto ha vinto a Kitzbühel e adesso qui a Vienna. Come ci si sente?:“Non avrei mai pensato di vincere a Kitzbühel e a Vienna in un anno. Kitzbühel è stato già come una pazzia e non mettevo in conto di vincere anche qua. È stato – lo ripeto – un vero sogno lo svolgersi di questa sette giorni. Ho recuperato per ben tre volte il set iniziale e in precedenza questo non mi era mai capitato”.
Ha mai dubitato durante la partita dell’esito finale?: “Sì, ho dubitato in molti momenti. Ho iniziato male con i break. Naturalmente si sa che contro di lui si hanno più chanches che contro Berrettini per esempio. Trovo però che lui abbia servito molto bene oggi”. Lei è un professionista del tennis sulla terra battuta. In stagione ha vinto 5 titoli di cui 3 sul veloce. E’ sorpreso?: “No, credo che questa definizione mi sia stata affibbiata, preferisco giocare sulla terra battuta ma il mio titolo più importante è stato ad Acapulco sul duro. Così a Indian Wells, a Pechino e oggi qui a Vienna. Le mie più grandi vittorie sono pertanto arrivate su questa superficie. Se riesco a giocare meglio a rete e a migliorare il mio serve & volley, penso che l’ hardcourt mi si addica ancora di più che la terra battuta”.
Il campione austriaco può ben rallegrarsi e fare due passi di valzer perché con la vittoria a Vienna si porta a casa ben 474.300 $.
di Natascia De Franceschi