GIANLUCA MAGER E’ PRONTO PER LA NUOVA STAGIONE
“La top 100 sarebbe un sogno”. Così ha risposto Gianluca Mager quando gli abbiamo chiesto di guardare al 2020 ormai alle porte, anno agonistico che sta preparando nella sua Sanremo, presso il centro di allenamento dell’omonimo circolo di casa sotto gli occhi attenti di Matteo Civarolo e dello staff che da due stagioni lo segue con grande cura e attenzione. Commento che dimostra come il ligure non si sia affatto montato la testa ma rimanga ben fermo sul focus verso quel progresso di carriera che nel 2019 è risultato evidente, per risultati (ora è il numero 118 del mondo e quindi non così lontano dall’ingresso nell’elite del tennis mondiale) e per gioco. La sua palla scorre veloce nel corso dell’allenamento mattutino su uno dei campi della struttura (10 in totale di cui 7 in terra rossa) e contro quella di Alessandro Giannessi, spezzino a sua volta “guardato a vista” dal coach Flavio Cipolla. Grande intensità e convinzione, a testimonianza del fatto che l’atmosfera che lo circonda lo mette a proprio agio: “Sono cresciuto su questi campi – sottolinea Gianluca al termine della seduta – e ci sono tornato da due stagioni perché con Matteo Civarolo e tutto lo staff c’è un feeling particolare. Mi sento sereno e anche l’aspetto fondamentale della preparazione fisica qui ha trovato, con Diego Silva, un approdo sicuro. Abbiamo fatto un gran lavoro, su forza e velocità, cambiando completamente il pregresso e i risultati sono stati subito evidenti. Arrivo al mattino con il sorriso sulle labbra, con la voglia di allenarmi e questo è un aspetto fondamentale”. “Questa mattina sei carico – gli dice Giannessi dalla parte opposta della rete – e lui annuisce”. Un anno, quello appena andato in archivio, che definiresti come?: “Di gran livello che è andato oltre le mie aspettative ed è stato in un certo senso quello della svolta. Tre vittorie Challenger, con la prima, quella di Coblenza, molto importante perché mi ha dato la consapevolezza di poter competere e vincere ad alto livello. In più ero da solo e quindi ho saputo gestire l’intera settimana, non solo sul campo”. Situazione che ha trovato conferme nel corso della stagione, step by step, compresi i tornei Atp: “L’ultimo disputato, quello di Stoccolma, è stato un altro gradino significativo della mia crescita. Sono stato ripescato e ho vinto il primo match in tabellone, perdendo poi il successivo senza sfigurare contro Carreno Busta. Una conferma del fatto di poterci stare in questi contesti. Ora bisogna proseguire, con il sogno top 100 che rappresenta per un giocatore l’ingresso sotto tutti i punti di vista in un’altra dimensione”. Quali i primi appuntamenti 2020?: “Stiamo aspettando che escano le liste dei tornei. Forse le qualificazioni a Doha, se sono dentro, altrimenti due Challenger, quindi le qualificazioni agli Australian Open. Sarò poi al via dei tornei Atp in Sudamerica. La programmazione 2020 sarà molto più orientata verso la partecipazione in rassegne del circuito maggiore che Challenger”. Un predestinato da sempre definito talentuoso, Gianluca Mager: “Da ragazzino non avevo una grande propensione alla sofferenza in campo e negli allenamenti e questo non mi ha permesso una crescita costante. Il tennis ha però sempre rappresentato molto per me e mi ha permesso di uscire anche da momenti difficili sotto il profilo personale rappresentando una vera e proprio valvola di sfogo”. Ora i tasselli sembrano essersi completati in quel puzzle di vita e di campo che spesso necessita aggiustamenti in corso per trovare la giusta collocazione. Un giocatore che è tornato a Sanremo per stupire e pare proprio essere sulla strada giusta per farlo.
di Roberto Bertellino