SONEGO E MAGER PRONTI PER L’AMERICA MA SI ATTENDONO CERTEZZE
Sonego in azione al Royal Club Torino (foto Maurizio Velletta)
Lorenzo Sonego e Gianluca Mager sono stati protagonisti a Torino di una riuscitissima supersfida nell’ambito della 60esima edizione della Racchetta d’Oro al Royal Club Torino. Grande presenza in campo e colpi d’autore, da entrambe le parti, per la gioia degli appassionati. Accompagnati dai rispettivi coach hanno parlato dei loro prossimi appuntamenti nel circuito, nell’ottica della sua ripresa, in terra americana: “Dopo il lungo lockdown – ha detto Sonego – è stato un piacere tornare a competere. Personalmente non potevo chiedere di meglio visto il rendimento avuto, con i successi prima a Todi (Assoluti), poi a Perugia. Anche in serie A1 a squadre continua il percorso con il TC Italia Forte dei Marmi, circolo con il quale siamo ad un passo dalla finale. Ho recuperato da un problema muscolare legato all’affaticamento conseguente alle tante partite disputate in questo periodo e sono pronto a partire per la trasferta americana. Sono ancora tante le incognite e speriamo che si faccia presto luce definitiva sul suo svolgimento o meno. Dovrebbe iniziare con il Masters 1000 di Cincinnati (trasferito a New York) e poi proseguire con gli US Open. Saremo come in una bolla per ridurre al minimo il rischio di contrarre il virus. Poi si penserà ai tornei attualmente in calendario in Europa da metà settembre, Internazionali d’Italia compresi, guardando al Roland Garros”. In America Sonego sarà accompagnato dal preparatore atletico e non dal suo storico coach che lo raggiungerà poi in Europa (prima o dopo a seconda dell’esito delle rassegne nordamericane).
Anche Mager è pronto: “Decideremo in questi giorni il da farsi – ha detto – ma è ovvio che la voglia di essere al via del Masters 1000 di Cincinnati e poi agli US Open sia molta. Lavoriamo e ci alleniamo per questi momenti anche se in questo periodo è tutto molto difficile. Ho avuto qualche problema fisico alla ripresa dopo la lunga sosta ma ora li ho superati e sono pronto”. Con lui anche Flavio Cipolla, coach del sanremese: “Aspettiamo l’ufficialità che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, soprattutto anche per quanto concerne le assicurazioni di copertura di giocatori e componenti dello staff qualora dovesse manifestarsi la positività al COVID 19. Aspetti importanti per prendere una decisione in un senso o nell’altro. Il campo e le emozioni dei grandi tornei mancano. Gianluca ha ancora grandi margini, nonostante sia entrato nei top 100. Un peccato averlo fatto grazie all’exploit di Rio de Janeiro (finale ATP 500) poco prima che tutto chiudesse. Era in un periodo di forma perfetta e avrebbe potuto continuare sulla stessa strada. Quel risultato non ha cambiato gli obiettivi, al limite li ha accelerati”. Giocatore fino al 2018, ora coach a tempo pieno, anche di Alessandro Giannessi: “All’inizio un po’ ho patito ma piano piano mi sono abituato alla diversa realtà e sono sempre più immerso in questa figura che mi piace e mi motiva”. Difficile dire, anche da coach, chi uscirà meglio, tra i giocatori, da questa stagione a dir poco travagliata: “Ritengo le reazioni molto personali – ha concluso il romano – così le preparazioni in questa fase. C’è chi ha spinto molto, chi lo ha fatto meno a ragion veduta. I giovani ne hanno approfittato per mettere a punto dei miglioramenti su quegli aspetti da curare maggiormente nell’ottica della loro crescita. Anche con Gianluca poter lavorare con più tranquillità rispetto a quella che si ha quando il circuito è in pieno svolgimento è stato sicuramente positivo. Uno US Open non così frequentato potrebbe anche essere per molti l’opportunità della vita”. Non rimane che attendere le decisioni che arriveranno dall’alto.
Intanto rimanendo a Sonego e Mager, i due hanno dato vita alla seconda sfida in pochi giorni (dopo quella in Oltrepo’ Pavese sempre vinta dal torinese) e già se ne prospetta una terza al ritorno da Parigi, sempre al Royal Club Torino nell’ambito della “Mole d’Oro”.
di Roberto Bertellino