TSITSIPAS BATTE UN GRANDE MURRAY
La partita con la P maiuscola nella prima giornata degli US Open l’hanno giocata Stefanos Tsitsipas ed Andy Murray, l’ex numero 1 del mondo che sembra spesso finito ed invece rinasce dalle proprie ceneri sportive per staccare una delle più belle prestazioni degli ultimi anni. Ha vinto il greco, con le sue classiche “scorrettezze” e fughe dal campo, ma non ha perso Murray che alla fine ha faticato a stringere la mano all’avversario. Lo scozzese avrebbe addirittura potuto vincere in tre set se avesse realizzato i due set point avuti sul 6-4 del tie-break della seconda frazione. Alla fine Stefanos si è imposto alla soglia delle cinque ore di gioco per 2-6 7-6 3-6 6-3 6-4. Molte le critiche mosse in sala stampa dallo scozzese al rivale: “Il problema non è andarsene al bagno ma quanto tempo ci si impiega. Ne avevo parlato con la mia squadra prima delle partita dicendo loro che mi aspettavo una cosa del genere qualora le cose si fossero messe male per loro. Stefanos ha chiesto un medical time out dopo la mia vittoria nel terzo set, poi sullo 0-30 del quarto set ha impiegato molto tempo per cambiare racchetta. Non mi pare una coincidenza. Quando giochi ad un livello così brutale pause di questa durata ti influenzano portandoti a raffreddarti. Non dico che avrei vinto senza ma certo hanno influenzato l’andamento del gioco. Oggi ho perso il rispetto per lui. Non mi piace questo suo modo di atteggiarsi”. Criticati anche i suggerimenti ormai atavici del padre e del team che arrivano dagli spalti.
Partenza lanciata agli US Open per due teste di serie come Andrey Rublev e Diego Schwartzman. Il russo, n° 5 del seeding, ha affrontato il servizio sempre temibile del longevo croato Ivo Karlovic conquistando il secondo turno in tre set e con un po’ di affanno solo nel secondo, chiuso al tie-break. L’argentino, n° 11 del draw, ha invece piegato il lituano Berankis in tre frazioni dando grande ritmo alle proprie giocate. Non ha rispettato il ruolo di favorito il francese Humbert, testa di serie n° 23, che in cinque set si è arreso al roccioso tedesco Gojowczyk. Subito eliminato anche l’americano John Isner, n° 19 del draw, per mano del connazionale Nakashima. La notizia è che Isner, mago del servizio, ha perso due tie-break consecutivi.
Ritiro invece per Marin Cilic al quinto set contro Kohlschreiber e dopo aver vinto i primi due. Ancora prima di entrare in campo per il francese Tsonga, sostituito da un lucky loser. Medvedev ha regolato Gasquet in tre set offrendo un buon inizio di torneo. Poca gloria per Kyrgios, superato in tre frazioni da Roberto Bautista Agut; Ruud ha regolato Sugita (Gia) in tre agili set e Tiafoe ha sconfitto Eubanks in quattro. Bene anche Dimitrov contro Riffice. Alcaraz ha dato una bella dimostrazione di forza contro Cameron Norrie, numero 26 del seeding, piegato in tre partite. Giron ha battuto Hoang e Pablo Andujar ha vinto alla distanza contro il kazako Kukushkin. Pella ha avuto la meglio su Krajinovic e Rinderknech su Kecmanovic per 6-4 al quinto set. Trungelliti, dopo essersi qualificato, ha superato Davidovich Fokina, altra testa di serie, al fotofinish. Garin ha battuto Gombos e Molcan il tuco Ilkel. Mannarino ha vinto al quinto il derby francese con Herbert e sarà il prossimo rivale di Tsitsipas. Bene anche il finlandese Ruusuvuori.
di redazione