BARTY STRAORDINARIA. E’ IN FINALE DA DOMINATRICE
Ancora una partita al limite della perfezione quella giocata nella prima mattinata italiana da Ashleigh Barty, mai come ora vera numero 1 del mondo. La tennista di casa ha dominato anche l’ultima rivale di turno, l’americana Madison Keys, rispedita al mittente con un netto 6-1 6-3 maturato in poco più di un’ora di gioco. Una vera e propria pagina di storia del tennis australiano, quella scritta dalla due volte campionessa Slam perchè mancava in finale una tennista di casa dal 1980, quando fu Wendy Turnbull a giocarla; l’ultima a vincere a Melbourne è stata invece Chris O’Neil nel 1978. Guardando anche al settore maschile l’ultimo atto vide protagonista un australiano nel 2005, quando Lleyton Hewitt venne stoppato dal russo Marat Safin. Anche oggi le variazioni di gioco e il servizio di “Ash” hanno mandato in tilt il tennis dell’opponente. La Keys è incappata in molti errori gratuiti, indotta a compierli proprio dalla perfezione della Barty che ha sempre cercato di spostarla impedendole di colpire con i giusti appoggi. Un primo break, apertura in apertura dei giochi, ha fatto intendere come avrebbe potuto essere il match e così è stato. La Barty ha tenuto agevolmente il proprio turno di servizio e poi ha preso il volo per il 6-1 centrato dopo soli 26 minuti. PIccolo momento di relax della Barty, che sul 2-2 ha concesso la seconda palla break del match, annullandola. Sul 5-3 l’australiana ha servito per il match e non si è emozionata. In carriera ha disputato 21 finali e vinto 14 titoli, uno in stagione, ad Adelaide: “È irreale. Sono così felice di essere in finale qui, un torneo che amo così tanto“, ha detto una raggiante Ashleigh al microfono di Jim Courier. “Oggi era umido, questo è il clima di Brisbane [battuta che ha scatenato un’ovazione del pubblico, ndr], ho cercato di mettere più palle in campo che potevo e cercavo di fare le cose giuste su ogni scambio. La mia avversaria? Mi piace vedere Madison di nuovo a questi livelli, è una ragazza che mi piace perché sorride sempre, ti guarda negli occhi e ti dà una bella stretta di mano comunque vada il match“. Ora il pensiero vola all’atto decisivo dove troverà la vincente di Collins – Swiatek.
di redazione