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OGGI LA FINALE DONNE AL ROLAND GARROS

Si assegnerà oggi, non prima delle 15, al Roland Garros il primo titolo di singolare, quello femminile. A cercare di alzare il trofeo saranno da una parte la numero 1 del mondo, Iga Swiatek, imbattuta da 34 incontri, dall’altra l’americana diciottenne “Coco” Gauff, per la prima volta così in alto in carriera anche se tutti la aspettavano a questi livelli dopo le sue prime grandi imprese compiute da 15enne. Gesta che l’hanno fatta accostare alle sorelle Williams e costretta a subire le pressioni che ne sono derivate. Una finale, quella odierna, comunque giovanissima perché anche la polacca ha compiuto 21 anni lo scorso 31 maggio. I precedenti sono favorevoli a Iga Swiatek che si è imposta quest’anno negli ottavi di finale del 1000 di Miami e nel 2021 sulla terra degli Internazionali BNL d’Italia, in semifinale. Per la polacca sono otto i titoli già messi in bacheca, compreso il Roland Garros del 2020, giocato fuori stagione e in piena pandemia. E’ stata la terza più giovane giocatrice a conquistare l’ambito trofeo, dopo Rafael Nadal nel 2005 e Monica Seles nel 1992. Nella stagione in corso Iga ha già vinto 5 tornei, di cui quattro di categoria 1000. Molto importante il successo nel Sunshine Double (Indian Wells e Miami) arrivato prima del compimento dei 21anni. Sfida dunque tra predestinate nella quale la n° 1 del mondo, posizione ottenuta ad aprile dopo il ritiro inatteso di Ashleigh Barty, parte favorita ma dovrà stare molto attenta al gioco della rivale che soprattutto quando è in vantaggio riesce ad esprimere al massimo il suo potenziale. Per “Coco” due titoli in carriera, a Linz (2019) e Parma (2021) e la consapevolezza di poter giocare alla pari con chiunque. Tra i segreti della Swiatek la musica, che ascolta per rilassarsi prima di una partita, e lo sforzo di tenere le proprie aspettative basse: “Non sono arrivata a questo torneo con obiettivi precisi – ha detto in conferenza stampa – ma sono orgogliosa di me stessa perché nei tornei dello Slam c’è un’atmosfera diversa e a volte i favoriti escono presto. Il solo fatto di essere arrivata in finale è grandioso, soprattutto perché non sapevo cosa sarei riuscita a fare dopo tanti tornei disputati. D’altre parte è logico che la striscia di successi sia destinata a finire, quindi a maggior ragione affronto un match per volta”. Gauff pronta per la finale, da vivere senza assilli: “Con tutto quello che sta succedendo in questo periodo nel mondo e in America mettersi addosso dello stress per una partita di tennis non è il caso. Comunque andrà i miei genitori mi vorranno bene lo stesso”. Solo 18 anni ma la maturità di un elemento pensante, in campo e fuori, che può fare anche la differenza.

DI REDAZIONE