HALEP E RYBAKINA LE ALTRE DUE SEMIFINALISTE A WIMBLEDON
Decise ieri le altre due semifinaliste di Wimbledon 2022, edizione strana per il veto deciso dagli organizzatori e dalla LTA inglese alla presenza dei giocatori russi e bielorussi. Il paradosso, che in un certo senso e subdolamente punisce la scelta, è che tra le quattro semifinaliste c’è anche la kazaka 23enne Elena Rybakina, nata e residente in Russia, Paese che ha lasciato tennisticamente parlando come molti suoi colleghi e colleghe per ragioni di denaro quando aveva 20 anni. La Rybakina, venendo alle storie di campo, si è imposta in rimonta all’australiana di origine croata Ajla Tomljanovic, ex fidanzata di Matteo Berrettini. La giocatrice “aussie” ha conquistato il primo set approfittando del buon ritmo con il quale ha approcciato la contesa e dei molti errori gratuiti della rivale. Elena Rybakina ha però completamente girato il confronto nel secondo e terzo set chiusi abbastanza agevolmente salvo un piccolo passaggio a vuoto nel finale. E’ la prima kazaka ad arrivare in semifinale a Wimbledon: “Una gran cosa – ha detto a fine match – in un torneo come questo nel quale tutti cerchiamo sempre di dare il massimo. Sono partita un po’ contratta per l’importanza della posta in palio, poi mi sono sciolta e ho iniziato a servire con migliori percentuali. Questo mi ha consentito di gestire meglio gli scambi e prendere sempre più fiducia. Nel finale ho sentito l’emozione in prossimità del traguardo ma l’ho superata”. Oggi in semifinale troverà la campionessa di Wimbledon 2019, Simona Halep che dopo due anni interlocutori con tanto di matrimonio è tornata ad esprimersi ad alto livello anche grazie alle cure del suo nuovo coach, Patrick Mouratoglou, per anni a fianco dell’ex numero uno del mondo Serena Williams. La rumena, a sua volta già sul tetto del ranking, ha piegato nei quarti la resistenza dell’americana Amanda Anisimova, altra giocatrice di origine russa. Nella prima frazione Simona Halep ha dominato comandando gli scambi e spostando l’avversaria da una parte all’altra del campo. Molti gli errori commessi dalla Anisimova che solo a tratti è riuscita a sprigionare la potenza dei suoi colpi. Ancora la Halep è salita sugli scudi nel secondo set portandosi sul 4-1. A questo punto anche per lei è comparso il “braccino”, quello che rende difficile chiudere anche quando il vantaggio pare incolmabile. La reazione della Anisimova si è concretizzata nella rimonta, fino al 4-5 e tre palle per il 5-5. La rumena ha ripreso in mano le redini del gioco sigillando lo score al decimo gioco: “Tutto è bene ciò che finisce bene – ha sintetizzato – sono felice di essere nuovamente in semifinale. Ho ritrovato la fiducia, arma fondamentale per credere in sé stessi. Grazie al pubblico per il sostegno che mi sta dando”. Oggi le semifinali per continuare i sogni.
di redazione