LORENZO MUSETTI E LA SUA CRESCITA
Lorenzo Musetti nel corso di un’intervista al Corriere della Sera ha parlato del suo rapporto con Jannik Sinner e Matteo Berrettini: “Non sono mai stati invidioso delle loro vittorie, mi hanno spinto a fare di più e meglio, a darmi un traguardo, a non accontentarmi”. Il tennista di Carrara ha spiegato che proprio le vittorie dei due gli hanno permesso di lavorare tranquillo, senza pressioni: “Li devo ringraziare di essere arrivati prima, di avermi mantenuto in un cono d’ombra permettendomi di lavorare tranquillo e di avermi coinvolto emotivamente nelle loro vittorie. E credo che il nostro esempio stia facendo bene a tutto il movimento: Zeppieri e Agamenone in semifinale a Umago, Cobolli, Passaro e il giovane Nardi, che sta arrivando…”. La vittoria contro Alcaraz: “Come si arriva a battere il numero 4 del mondo? Evolvendosi, crescendo, con una combinazione di lavoro e fortuna. Nel mio caso è stato un percorso graduale, però sentivo che il botto era nell’aria. Doveva esserci una prima volta anche per me: è arrivata ad Amburgo, con Alcaraz che fuori dal campo è anche un amico, giocando la partita più bella della mia carriera”.
tratto da Sportal.it