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LA FINALE A TORINO E’ DJOKOVIC – RUUD

E’ Djokovic-Ruud la finale della 53esima edizione delle Nitto ATP Finals 2022, in programma al Pala Alpitour domani alle 19. L’ultima giornata articolata su due sessioni ha visto ancora una volta superare le ventimila presenze, con 21.142 persone che si sono avvicendate sugli spalti, portando così il totale a 143.800 nelle prime sette giornate di gara: manca solo la sessione in programma domani con la finale di doppio e quella di singolare. Nella sfida che ha aperto il programma Novak Djokovic ha sconfitto secondo pronostico lo statunitense Taylor Fritz, avversario dell’Italia la prossima settimana a Malaga nella Davis Cup Finals by Rakuten. Il 35enne serbo si è imposto in due tie-break: 76(5) 76(6) dopo un’ora e 54 minuti. Il match è stato molto equilibrato, con Djokovic che non è apparso brillante, probabilmente anche un po’ stanco dopo la battaglia di più di tre ore di ieri contro Medvedev. Dall’alto della sua classe ed esperienza ha però alzato il livello nei momenti decisivi, in particolare nei due tie-break: come sempre, Nole si accende quando conta e vince. Djokovic ha così conquistato l’ottava finale in un torneo in cui vanta cinque titoli: vincendo domani eguaglierebbe il record di Roger Federer, che si è fermato a quota sei. In più, il serbo alzerebbe il trofeo da imbattuto intascando un montepremi finale di 4.740.300 dollari, premio più alto per il vincitore di un singolo torneo. Nella seconda semifinale dominio di Casper Ruud, che ha travolto Andrey Rublev con un secco 62 64. Per un’ora non c’è stata partita: la differenza tra i due giocatori è stata abissale, anche se il norvegese è numero quattro e il russo numero sette del ranking ATP, quindi molto vicini in classifica. Lo scorso anno Ruud aveva battuto Rublev nei round robin a Torino, ma in tre partite e al termine di un match molto combattuto. Questa volta il tennista di Mosca è apparso timido e impreciso: l’unico sussulto sotto 5-2, quando ha rimontato fino al 5-4 strappando per la prima e unica volta il turno di battuta al rivale. Il 23enne di Oslo ha però mantenuto la calma e chiuso 64 vincendo il game al servizio a zero dopo un’ora e otto minuti. Un giocatore scandinavo (ma erano tutti svedesi) torna in finale dopo 32 anni: nel 1990 Stefan Edberg si arrese a Andre Agassi a Francoforte. Sono tre i precedenti tra Djokovic e Ruud, curiosamente tutti in Italia e ha sempre vinto il tennista di Belgrado: nel 2020 e nel 2022 in semifinale a Roma sulla terra rossa, nel 2021 nella fase a gironi alle Nitto ATP Finals di Torino sul veloce indoor. Saranno Ram/Salisbury e Mektic/Pavic a contendersi domani il titolo di doppio. Lo statunitense e il britannico in semifinale hanno superato Koolhof/Skupski con il punteggio di 76(7) 64, mentre i croati hanno sconfitto per 64 67(4) 10-6 Glasspool/Heliovaara. Grandi protagonisti in campo con il meglio del tennis mondiale, straordinario lo scenario che fa da teatro al “torneo dei maestri”. Non è un mistero che il Pala Alpitour sia stato l’asso che Torino ha potuto giocare per diventare fino al 2025 la sede del più importante evento indoor del calendario tennistico mondiale. Un super torneo, disputato ininterrottamente dal 1970 (questa è la 53esima edizione) in alcune fra le città più importanti del mondo, che la Federazione Italiana Tennis è riuscita lo scorso anno a portare per la prima volta in Italia. I circa 12mila posti sulle tribune e la versatilità impiantistica indirizzata alla sostenibilità energetica fanno del Pala Alpitour la naturale casa dei grandi eventi sportivi internazionali in Italia. L’unica struttura indoor nel nostro Paese competitiva con le maggiori arene europee e internazionali. Grazie al gioco di squadra della Federazione Italiana Tennis e delle istituzioni, Torino e la sua venue più prestigiosa hanno superato progressivamente la concorrenza di pretendenti apparentemente più quotati, fino a garantirsi lo scorso anno il passaggio di consegne dalla O2 Arena di Londra e l’arrivo di uno dei tornei più attesi della stagione.

da ufficio stampa FIT