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KVITOVA REGINA A MIAMI

Una prima volta a 33 anni. Petra Kvitova è stata la protagonista dell’impresa coronata con il successo nel WTA 1000 di Miami, maturato al termine del confronto con una delle giocatrici più in forma del momento e reduce dalla vittoria dieci giorni fa a Indian Wells, la kazaka Elena Rybakina, di dieci anni più giovane e numero 7 della classifica WTA.
L’affermazione della due volte campionessa di Wimbledon ed attuale numero 15 del ranking è arrivata dopo un primo set a dir poco lottato, chiuso al quinto set point ed al tie-break per 16-14 dopo aver salvato altrettante palle set in favore della sua avversaria, e una seconda frazione giocata in crescendo, grazie al break conquistato al secondo gioco. Petra Kvitova ha messo in campo colpi ed esperienza, ma anche una buona mobilità, non proprio l’arma in più di casa propria. Evidentemente il miraggio di vincere per la prima volta il torneo che si disputa in Florida, sull’Hard Rock Stadium come teatro dell’ultimo atto, l’ha galvanizzata. Sul 3-0 in suo favore, con palla del 4-0 non capitalizzata nel secondo set, è arrivata la reazione della kazaka nata a Mosca che ha ridotto le distanze (1-3). Petra non si è disunita e ha continuato a credere nel titolo proseguendo con efficacia massima la serie nei suoi turni di servizio. I precedenti dicevano 1-1 ed entrambi si erano giocati recentemente, nel 2022, con l’ultimo andato alla ceca. Kvitova capace in carriera di mettere in bacheca 29 titoli del massimo circuito su 40 finali disputate, a conferma della sua abilità a giocare bene le partite decisive. Realtà che è emersa anche ieri nonostante Elena Rybakina abbia provato il recupero dimostrando carattere e convinzione nei propri mezzi. Ma l’ex numero 2 del mondo non ha tremato ed è riuscita a tenere sempre a distanza la più giovane rivale (4-2 prima poi 5-2). Molti i vincenti messi a segno da diverse posizioni, specialmente con il letale diritto mancino, senza dimenticare qualche ace sparso nei vari turni di servizio. Così eccola arrivare al passaggio cruciale, con il traguardo ormai vicino. Tanto da non aspettare nemmeno il suo turno di battuta per terminare i giochi. Nuovo break in suo favore e trofeo numero 30 di una carriera a dir poco importante. Concretezza e grande felicità che le ha irradiato il volto sullo score di 7-6 6-2, per la logica condivisione con il suo team. Tornerà top ten e meritatamente per quanto fatto vedere a Miami.  

di Roberto Bertellino