ALCARAZ DOMINA ZVEREV E VOLA IN SEMIFINALE. ANCHE MEDVEDEV
Il piatto è servito. L’ultimo a completare il menù delle semifinali US Open è stato Carlos Alcaraz, che in tre set e con una delle sue prestazioni “monstre” ha eliminato Alexander Zverev, ancora con le evidenti tossine accumulate nella sfida di ottavi contro Jannik Sinner.
Score di 6-3 6-2 6-4 in favore dell’iberico maturato dopo 2 ore e 30 minuti: “Mi sento sempre molto a mio agio – ha detto Alcaraz a fine match – a giocare su questo campo qui a New York. Sto mostrando il mio miglior tennis e di questo ne sono molto fiero. Lo scorso anno il percorso è stato molto più duro con i cinque set necessari per battere Sinner e poi Tiafoe in semifinale. Quest’anno ho giocato una sola partita in quattro set. Mi sento benissimo fisicamente e sono pronto a disputare una grande battaglia contro Medvedev in semifinale”.
Anche se Zverev ha tentato, da fondo campo, di mettere in atto la stessa potenza di fuoco dello spagnolo, la varietà, la velocità di palla e i la freschezza atletica di Alcaraz hanno avuto la meglio sul tennis sempre abbastanza prevedibile del tedesco. Il numero 1 del mondo è stato impeccabile e nella sua condotta di gara spiccano i 28 punti ottenuti in 35 tentativi di serve and volley mescolati alla grande quantità di palle corte che hanno destabilizzato tutta l’architettura del gioco di Zverev, incapace di ragionare nelle cinque palle break avute e sprecate. Di contro invece Alcaraz ha messo a segno tutte le quattro chance di break avute sulla racchetta, chiudendo la sfida con un saldo di meno quattro tra vincenti (29) e gratuiti (34), contro i meno 13 di Zverev (22 a 35).
Alcaraz ha salvato 2 palle break nel settimo game del primo set (le più importanti di tutto l’incontro), poi una nel secondo game del secondo set e le ultime due nel quarto game sempre del secondo set. Zverev invece è capitolato di nervi nell’ottavo game del primo set (5-3), nel terzo game del secondo set (2-1), nel settimo game del secondo set (5-2) e infine nel nono game del terzo set (5-4) quando i punti scottavano tantissimo.
Con la vittoria odierna il bilancio di Alcaraz negli ultimi 4 tornei dello Slam (ha saltato l’Open d’Australia di quest’anno) è di 24 partite vinte e una sconfitta (in semifinale al Roland Garros).
Quella che giocherà venerdì contro Medvedev sarà la cinquantesima partita Slam della carriera per Alcaraz. Battendo il russo Alcaraz eguaglierà il record di McEnroe, unico al momento tra i campioni Slam ad aver vinto 42 delle prime 50 partite Slam giocate. Alcaraz è 41-8, Becker, Borg, Connors e Wilander si sono fermati a 41-9, Nadal a 40-10. Tra Alcaraz e Medvedev ci sono 3 precedenti: il secondo turno di Wimbledon 2021 vinto da Medvedev per 64 61 62, la finale a Indian Wells 2023 vinta dallo spagnolo per 63 62 e la semifinale di Wimbledon vinta da Alcaraz con un triplice 63 63 63.
Il russo ha piegato invece il connazionale e amico Andrey Rublev, per la nona volta in carriera (record negativo) fermato in uno Slam a livello di quarti di finale. “Un giorno un giocatore morirà e allora vedranno”. Rivolto alla telecamera, Daniil Medvedev ha lasciato capire senza alcuna possibilità di essere frainteso il suo pensiero. Il numero 3 del mondo ha sconfitto l’amico Andrey Rublev, battuto per la nona volta in nove quarti di finale Slam, 64 63 64. E’ stato un match duro, brutale per le condizioni estreme in cui si gioca. Medvedev ribalta il tavolo nel primo set, da 0-3 a 6-4, forte di 12 punti vinti su 13 al servizio con la prima. Anche nel secondo Rublev è il primo a completare un break. Ne piazza due di fila, sale 3-1 ma da quel momento l’amico-rivale infila cinque giochi di fila. Rublev, visibilmente provato ai limiti dello sfinimento, ha rischiato e sbagliato sempre di più mentre Medvedev è riuscito a rimanere paziente e a tessere la sua tela avvolgente dalla quale è impossibile liberarsi.
dal sito www.supertennis.tv