SINNER SALUTA TORINO E IL BOATO DELLA FOLLA E PENSA GIA’ A MALAGA
Ultimo atto torinese di Jannik Sinner, alle Nitto ATP Finals 2023, la conferenza stampa post match. Il numero 1 azzurro ha raccontato con lucidità la finale: “Nole ha giocato benissimo soprattutto da fondo campo. Rispetto alla partita vinta martedì scorso ero un po’ meno pronto fisicamente e contro di lui non puoi permetterlo”.
Cambieresti qualcosa se potessi tornare indietro? “Abbiamo preparato la partita molto bene facendo le cose giuste. Ci sono sempre dei momenti nei quali sembra di poter rientrare nel match. E’ capitato anche in finale. Sul 2-3 15-40 del secondo set, ma Nole ha messo due prime. Nel game successivo in risposta ho sbagliato un diritto non impossibile, finito in rete. Se non fai quei punti diventa ostico. Avrei dovuto spingere qualcosina in più ma in partita non ho sentito la palla come volevo. Mi sono adattato, lui ha servito bene. Alla fine si parla di un break nel primo parziale. Nel secondo è sfuggita l’occasione per rientrare. Ripeto, lui ha giocato meglio i pochi punti decisivi, cosa che ero riuscito a fare io l’altro giorno”.
Cosa hai imparato da questa sconfitta? “Il tennis è interessante perché ogni giorno è diverso. In genere
devo ancora migliorare e lavorerò su questo. Tutto fa esperienza”.
Sei arrabbiato e quanto per la sconfitta? “Per mezz’ora, poi cerco sempre di capire. L’ultima partita dell’anno a livello ATP è ovviamente molto importante. Vuoi finire vincendo ma nell’altro senso, guardando al positivo, abbiamo visto che posso ancora progredire. Questo è uno sport diverso dagli altri. Ogni giorno è differente e ti propone nuovi quesiti da risolvere, dipende. Sono anche felice per quello che ho fatto vedere questa settimana e negli ultimi mesi. Un anno continuo. La prossima stagione si cercherà di andare sempre nella stessa direzione”.
Di cosa sei più orgoglioso? “La stagione scorsa ho imparato a conoscere il mio corpo e a lavorare sullo stesso. Quest’anno abbiamo fatto le cose giuste. Mi sento più forte mentalmente, un aspetto che può incidere molto sulla prestazione. Sono orgoglioso di come io e il mio team abbiamo lavorato. Passiamo molto tempo insieme e siamo una sorta di famiglia. Ho giocato molti match importanti in grandi contesti e questo mi aiuterà nel 2024”.
Un parere su Djokovic? “Ha vinto 24 Slam, il suo corpo è in forma incredibile, è un’ispirazione per ogni giocatore. I match oggi sono molto fisici è per lui questa condizione è un’arma in più. Gioca molto bene nei momenti delicati, e lo ha confermato in semifinale e finale”.
Una settimana intensa. Quale l’emozione più forte che ti porti via? “Già la settimana prima del torneo è stata un po’ diversa, con molti impegni. Ho sentito il calore della gente. Quando sono entrato per la prima volta sul campo uscendo dal tunnel per l’esordio contro Tsitsipas il boato del pubblico mi ha messo i brividi. Non lo dimenticherò mai. Significa che lasci qualcosa di te stesso alle persone e io voglio rimanere il ragazzo che sono, normale e che ama giocare a tennis”.
Ora la Davis. Aiuta la squadra? “A prescindere da come andrà sono contento di volare a Malaga, far parte di questo gruppo fantastico. Conosco i miei compagni e sono contento di vestire la maglia azzurra in un buon momento. Sappiamo che sarà difficile già dall’inizio, dalle 10 di giovedì contro l’Olanda. Nei singoli forse siamo superiori ma la partita può anche scivolare via tanto veloce. Hanno un ottimo doppio. E’ una manifestazione molto importante per tutta l’Italia. Vogliamo far bene”.
di Roberto Bertellino